Autonomia Musicale: ED in concerto

Venerdì 26 maggio ED in concerto al Camelot 3.0 ( via Santo Stefano 20, Prato) per la rassegna Autonomia Musicale. Ore 22. Ingresso libero.

ED è il progetto DreamPop del modenese Marco Rossi.  Nel 2016 esce con il suo terzo disco No Big Deal supportato dall’etichetta italiana Riff Records e dalla californiana Wiener Records. Prodotto e suonato da ED al Wilson Studio (Modena) e masterizzato da Bill Hendersen all’Azimuth Mastering Studio (West Trenton, NJ), il terzo disco di ED stupisce per la qualità delle scelte artistiche che trasportano piacevolmente chi l’ascolta in un universo dreampop dal sapore 80s con echi garage 60s.

Ascoltare per credere.

CHECK CHATTER ep.7: Cut

 

CHECK SOUND CHECK VELOCE. Da Bologna a Berlino 14 ore di auto, poi Lipsia e Vienna e poi di nuovo Berlino. Skalitzer Strasse chiusa al traffico: arrivati in risciò 5 minuti prima della performance al festival del primo maggio nella capitale tedesca, guardi se funzionata tutto e suoni. Bisogna essere versatili con i sound check europei, in Inghilterra non lo fai proprio, al massimo un line check.

PROVA CHECK CHECK A SECOND SKIN MY SECOND SKIN. E a provare e registrare con loro sono stati in tanti, perchè con i Cut si condivide. Il disco del ventennale è un placcaggio pieno di affetto, grinta e sorpresa, realizzato facendo incontrare tante esperienze, molte persone e nuove sonorità pur mantendo quella personalità che dal vivo trasuda sul pubblico.

SDREEEEN TELE OK IL CAMELOT NON LO SA. La prova più grande è conciliare famiglia, lavoro, altro dando al tuo progetto continuità. Una continuità che per i Cut dà risultati da 21 anni ed è finita per diventare una seconda pelle, che li definisce sul palco e fuori dal palco, sopra i tavoli del Camelot e poi tutti sul palco a condividere con i Cut.

Autonomia Musicale: Campos in concerto

Venerdì 19 maggio Campos in concerto al Camelot 3.0 ( via Santo Stefano 20, Prato) per la rassegna Autonomia Musicale. Ore 22. Ingresso libero.

Campos nasce a Pisa nel 2011 dalla collaborazione tra Simone Bettin e Davide Barbafiera con l’obiettivo di unire chitarra acustica, basso e percussioni elettroniche. Successivamente si unisce al gruppo Dhari Vij, bassista australiana con un passato da contrabbassista classica, che con uno stile lineare arricchisce le sonorità della band.

Le prime canzoni prendono forma e vengono suonate del vivo nei club e bar di Berlino, seconda casa del gruppo. Tra il 2015 e il 2016 i Campos registrano autonomamente il primo disco Viva. Il master viene affidato al produttore e DJ berlinese Jan Driver. Il risultato è una fusione di acustica ed elettronica dove loop costanti ed ipnotici si alternano a ritmi più instabili e bizzarri, il tutto mescolato ed arricchito da arpeggi di chitarra, da una voce profonda e da morbidi giri di basso.

Prendendo come punto di partenza il pop, lo stile dei Campos si snoda attraverso il folk, il blues e l’elettronica confezionando un suono onirico e suadente, a volte melodico e piacevole a volte stridente e malinconico.

 

CHECK CHATTER ep.6: Qlowski

STRIMP PROVA STRIMP STRIMP SA. Un artista visivo, un’ingegnera informatica, uno storico e uno scienziato politico provano a fare i Qlowski. Ma le prime prove sono quelle fatte a casa del nonno, corde aperte, SI MI e composizione incisa su mini cassette. Autenticità provata a replicare a distanza di tempo con il nastro analogico, il loro EP (2016) in cassetta.

MARPLE SA SA PROVA UNTIL THE END. Se non fai balotta non ci sono i presupposti, se non ti senti in comitiva inutile provarci. Perchè tutto nasce da quello, altrimenti viene meno la sincerità e il cuore in mano, l’appartenenza e la leggerezza: quando provi, quando suoni, non vorresti essere da nessuna altra parte, non senti la fatica, non potresti essere più libero.

RULLANTE DA AMMORTIZZARE CON TORSO NUDO. Il progetto è in piena evoluzione, le relazioni sono cambiate con i musicisti ma rimane la volontà di registrare un nuovo ep mantenendo le modalità e le intenzioni, immagini intime e calde a dispetto dei suoni. Ovviamente walk-man alla mano.

Autonomia Musicale: CUT in concerto

Venerdì 12 maggio CUT in concerto al Camelot 3.0 ( via Santo Stefano 20, Prato) per la rassegna Autonomia Musicale. Ore 22. Ingresso libero.

I CUT  sono una storica rock band bolognese attiva dal 1996. Hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo di “GAMMA POP”, una delle più importanti etichette indipendenti italiane. Hanno all’attivo 6 album in studio, collaborazioni importanti tra cui Matt Verta-Ray (chitarrista e socio di Jon Spencer negli Heavy Trash) e un’attività live che li ha visti toccare ripetutamente ogni angolo della penisola e dell’europa, 14 tour europei e diverse date negli Stati Uniti.

Portano a Prato “Second Skin”, il loro ultimo album uscito il 20 febbraio scorso, che festeggia i vent’anni di carriera del gruppo, e vanta collabrazioni importanti tra cui Mike Watt (Iggy & the Stooges). Il loro sound è stato definito così dalle webzine UK Pennyblack Music: “John Lee Hooker stuck in a postpunk straitjacket” . (“John Lee Hooker stretto nella camicia di forza del postpunk”). Sentire per credere:

 

Autonomia Musicale: Qlowski in concerto

Venerdì 5 maggio Qlowski in concerto al Camelot 3.0 ( via Santo Stefano 20, Prato) per la rassegna Autonomia Musicale. Ore 22. Ingresso libero.

I Qlowski sono Michele Tellarini, Cecilia Corapi, Federica Carioli e Luca Facchini e vengono da Bologna.

La musica dei Qlowski è una lettera d’intenti, un profondo amalgama di storie, supportate da una non comune sensibilità Post-Punk per un gruppo di ventenni, pronti a combattere qualsiasi battaglia si ponga sulla loro strada. I classici ci sono tutti (Cure, Killing Joke, P.I.L.), ma ciò che distingue il quartetto è la loro abilità di fondere ritmi propulsivi, uno sguardo moderno sul kiwi pop e una stramba combinazione di dark punk, noise rock e flower pop.

Registrano l’EP d’esordio nel settembre del 2016 su un 4 piste a nastro insieme a Jonathan Clancy e Nico Pasquini (His Clancyness). Ecco come suona:

 

CHECK CHATTER ep.6: Yosonu

 

VVVVSSSSSRRRR SCHIUMA PER CAPPUCCINO CHECK. Yosonu prova a suonare tutto, ogni cosa può essere utile per generare suono. Il suono ancor prima della musica, l’insieme che si crea dalla somma delle parti: contenitori per liquori, porta posate, il monta schiuma per cappuccino, parti della valigia che porta il tutto in giro per l’italia e a sua volta suona. Il risultato è una performance sempre nuova che appare e svanisce dietro il tavolo di un prestigiatore.

TUNS BACINELLA TUN TUNS BACINELLA TUNS TUNS TUNS. Si prova un senso di utilità a suonare con gli altri, specialmente con i bambini che credono ancora nella magia. Ma poi questa magia gliela spieghi e insegni loro che i tappi valgono uno e le mollette il doppio: il valore della musica si trasmette così. E per rispettare il turno, si gioca a tennis con tubi di cartone che fanno un verosimile “poc” lungolinea. Match point.

MATCH POINT MATCH POIN MATCH POI POI POI PO PO. Happy looser, 5 maggio 2017, è pensato in maniera tale da sollecitare un ascolto e una manipolazione attiva: si può provare a ribaltare la scaletta, la copertina appare e svanisce in tre versioni. È utile per sviluppare resilienza, nel paradosso la sconfitta ti dà l’opportunità di gioire di quello che hai e provare a ripartire. Come il metallo che sollecitato torna in forma, ma solo dopo averlo provato a suonare.

Autonomia Musicale: Halfalib in concerto

 

Venerdì 28 aprile Halfalib in concerto al Camelot 3.0 ( via Santo Stefano 20, Prato) per la rassegna Autonomia Musicale. Ore 22. Ingresso libero.

Halfalib è il freschissimo progetto solista di Marco Giudici, bassista degli Any Other. Il disco d’esordio Malamocco, uscito a febbraio del 2017, è un’opera che stupisce ed emoziona, ricorda Mercury Rev e Chris Cohen e spazia dai suoni caldi del Jazz,grazie anche all’interpretazione al sassofono di Adele Nigro (Any Other), ai suoni più acidi e freddi dell’elettronica.

«Per scrivere Malamocco ho cercato di non pormi alcun tipo di limite, ma allo stesso tempo la mia volontà era quella di ottenere un suono omogeneo. Adele Nigro (Any Other), è stata una figura fondamentale per la realizzazione di questo disco, sia per un aspetto emotivo e motivazionale, che per uno strettamente pratico. Malamocco è un disco che parla di comunicazione ad alta densità emotiva, con l’esterno e con se stessi, di ego conflittuali e della loro risultante. Dall’estremo del perdere contatto con se stessi, essere senza un’ancora, sentirsi alienati da uno o da tutti gli aspetti della propria personalità, a quello di avere un forte senso di sé, essere la propria ancora, stare bene con il proprio istinto.»

 

CHECK CHATTER ep.5: Krano

CHECK LA RASSEGNAZIONE E’ UN’ARMA. Anche se ci proviamo siamo in ritardo. Siamo in ritardo in partenza, anche prima della partenza: quando ci accordiamo siamo già in ritardo. In ogni gruppo poi c’è il ritardatario cronico o quello che strategicamente arriva tardi per non caricare. Se fai ritardo a lavoro ti licenziano, ma questo non è un lavoro, è Krano con la band.

1-2-3 PROVA LA RASSEGNAZIONE E’ UN’ARMA. Prove in ritardo, perchè il il negozio di ricambi di auto d’epoca chiude alle 18,30 e prima non si può suonare nella camera soppalcata con parete mobile 3×3 nel palazzo di vicini amici con i bagni sul balcone. Aperti alle sette e non prima quindi. O meglio dalle sette.

LA RASSEGNAZIONE E’ UN’ARMA SA SA VA BENE. Krano, le ciabatte e il tempo. Ciabattare: tirare indietro quando suoni perchè provi piacere. Sarebbe bello fare un disco e arrivare a pasquetta. Disco in ritardo. Ma rispetto a cosa? Basta trovare la macchina giusta, l’ambiente giusto, l’acqua, un bagno. E noi aspettiamo in ciabatte Krano.

Autonomia Musicale: Yosonu in concerto

Venerdì 21 aprile Yosonu in concerto al Camelot 3.0 ( via Santo Stefano 20, Prato) per la rassegna Autonomia Musicale. Ore 22. Ingresso libero.

Yosonu è il progetto solista di Peppe “drumz” Costa, batterista (dal 1997) di diverse formazioni di generi diametralmente opposti, dal death metal al reggae. Il progetto sviluppa l’idea di comporre musica contemporanea senza l’ausilio di nessuno strumento, solo il corpo (body percussions), oggetti comuni e voce. Con la media di 70 concerti l’anno, Yosonu gira in lungo ed in largo l’Italia e ad aprile 2016 sbarca anche in Inghilterra per un mini tour.